Rendere quella solare la fonte energetica più usata entro il 2030. È l’obiettivo di Soly. Con l’installazione dei suoi pannelli solari, batterie di accumulo e sistemi di ottimizzazione mira a costruire un’importante rete energetica rinnovabile nel Paese.
Grazie al configuratore di risparmio, la società di origine olandese permette di calcolare quanti pannelli solari sono necessari. Ma anche quanta elettricità producono e quanto sarebbe il risparmio, a seconda della località di residenza, del tetto e dell’esposizione solare.
Obiettivo: creare una rete energetica rinnovabile
Sono 17 gli obiettivi previsti dall’Agenda 2030. Secondo una ricerca del 2023, la popolazione riconosce come più importante di tutti la lotta al climate change. Mentre solo al 13° posto si posiziona la costituzione di comunità sostenibili. Eppure, considerato l’elevato e crescente numero di persone che abitano i centri urbani, non si può negare il ruolo delle città nel processo di transizione energetica. Ancora di più se si considera che il 45% della popolazione «esprime un giudizio molto critico sul livello di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica raggiunto dalle città italiane»[1].
Si inserisce in questo contesto Soly, clean energy tech company di origine olandese focalizzata sulle energie rinnovabili e completamente digitale. Soly, il cui obiettivo è rendere il sole la prima fonte di energia solare entro il 2030, punta a ridurre le emissioni di CO2 in Italia fino a 3.500 tonnellate annue.
Mira a contribuire così a creare la più grande comunità energetica del Paese. Un obiettivo che risuona più che mai attuale in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, istituita dalle Nazioni Unite per la salvaguardia del pianeta e per incentivare comportamenti più responsabili.
Più energia per ridurre le emissioni
Una sfida che Soly si è posta sin dal suo recente ingresso nel mercato italiano. E che sembra rispondere perfettamente ai numeri della transizione energetica. Solo ad aprile, infatti, in Italia il 51% dell’energia è derivata da fonti rinnovabili (nel 2023 era il 36%)[2].
Inoltre, secondo la Direttiva Case Green recentemente approvata dall’Ue, punta a ridurre le emissioni di CO2 fino a eliminarle del tutto entro il 2050, riqualificando il patrimonio edilizio nel Continente.
«Quando mi è stato dato il mandato di portare Soly in Italia ho colto la sfida con la consapevolezza che si trattasse di un mercato decisamente fertile. – Commenta Matteo Artero, Country Manager Italia di Soly. – Le persone erano decise a mutare i loro stili di vita, avere un impatto ambientale positivo e risparmiare. Così è stato. Siamo cresciuti molto da gennaio a oggi e abbiamo già accolto centinaia di clienti in Italia, calcolandone inoltre il rendimento. L’obiettivo è di ridurre le emissioni di CO2 fino a 170.000 tonnellate entro il 2030».
Energia solare più semplice
Il configuratore di Soly è uno strumento pensato per semplificare l’accesso all’energia solare per tutti e per rendere intuitiva la risposta alla domanda “quanto sto risparmiando?”. Inserendo l’indirizzo della propria abitazione, le specifiche sul tetto e sull’esposizione e il consumo annuale di energia elettrica (disponibile nelle fatture del fornitore), è possibile scoprire il numero di pannelli necessari, il rendimento annuo e il risparmio economico potenziale.
«A conferma di come la transizione energetica sia sempre più una priorità in Europa c’è anche la recente emanazione del piano REPowerEU. Tra le varie indicazioni prevede l’obbligo di installazione dei pannelli solari sugli edifici nuovi dal 2030 con investimenti che superano i 200 miliardi», conclude Artero.
[1] https://www.ipsos.com/it-it/agenda-2030-sviluppo-sostenibile-italia
[2] Terna, maggio 2024: https://www.terna.it/it/media/comunicati-stampa/dettaglio/consumi-elettrici-aprile-2024