Previsioni economiche per il 2023 contrastate quelle contenute nel primo EY Italian Macroeconomic Bulletin, il rapporto trimestrale sull’andamento dell’economia globale, europea e italiana curato da EY. Alla scala globale lo scenario previsto contempla un rallentamento della crescita del Pil reale mondiale (1,3%, contro una media del 2,7% negli ultimi 10 anni e del 3,1% nel 2022). Oltre al rialzo dei prezzi dell’energia, l’aumento generalizzato dei prezzi è anche causato dalle problematiche lungo le catene del valore successivo alla pandemia.
Previsioni economiche per il 2023: un punto critico
L’inflazione, mai così alta da decenni a questa parte nei Paesi avanzati, sarà uno dei fattori principali di attenzione. In Europa la crescita dei prezzi, che costringe le banche centrali a politiche monetarie restrittive, peserà sia sui costi di produzione delle imprese, sia sulla capacità di spesa delle famiglie.
L’analisi dei contributi delle singole componenti dell’indice dei prezzi al consumo offre interessanti spunti di riflessione. Scomponendo l’aumento dell’Ipc (indice dei prezzi al consumo) in Italia, si nota come l’incremento del prezzo dell’energia ha contribuito a circa la metà dell’inflazione totale.
Negli ultimi mesi del 2022, però, l’Ipc ha fatto registrare una significativa inversione di tendenza. Considerando che, nel nostro Paese, il peso complessivo della componente energetica sul totale dell’Ipc è pari a circa il 10%, la sua influenza non potrà che riflettersi solo in parte sull’andamento dei prezzi.
I consumi delle famiglie e gli investimenti, infatti, hanno sostenuto la forte crescita della domanda del 2021 e dei primi nove mesi del 2022. Gli investimenti, in particolare, sono stati la componente del Pil più dinamica dall’inizio della ripresa (+20% rispetto al terzo trimestre del 2019).
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