Industria 4.0 e sviluppo sostenibile: un sodalizio inscindibile. Il progresso è inarrestabile e in alcuni settori mostra un’impressionante accelerazione. Intelligenza artificiale, nanotecnologie, robotica, additive manufacturing, Internet of things, veicoli in grado di guidare da soli, sono solo alcuni dei driver della quarta rivoluzione industriale, destinata a modificare l’assetto di molti settori economici. Trasformazioni radicali che devono però risultare anche sostenibili per potersi mantenere in linea con i Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030 dell’ONU. Se per molte aziende il tema della sostenibilità è relativamente nuovo, non lo è per il Gruppo Mewa, che dal 1908 propone un sistema di servizi tessili basato sul principio del riutilizzo, secondo una logica di economia circolare. Il Textilsharing Mewa, che per quell’epoca era davvero un’idea pionieristica, oggi è perfettamente in linea con lo spirito del tempo.
Per un agire responsabile: sharing is caring
Il Textilsharing Mewa è già di per sé sostenibile: riutilizzare i prodotti tessili significa infatti ridurre l’impatto ambientale: si produce meno e si inquina quindi meno. Se si scelgono i panni riutilizzabili Mewa e non materiale monouso, inoltre, si riduce notevolmente la quantità di rifiuti prodotti. La sostenibilità e la tutela delle risorse caratterizzano però l’intero sistema di servizi Mewa, in tutte le sue componenti.
Processi di lavaggio
Mewa filtra l’acqua proveniente dal processo di lavaggio e risciacquo, la tratta e la riutilizza in diverse fasi del processo di lavaggio. Questo sistema a circuito chiuso, definito “tecnica a cascata” riduce il consumo di acqua fino al 50%, rispetto ai sistemi convenzionali. Un particolare impianto di trattamento delle acque reflue, di produzione propria, consente inoltre di ottenere un grado di purezza del 99,8%. Negli impianti di lavaggio vengono utilizzati detergenti biodegradabili, rigorosamente dosati di volta in volta a seconda dei carichi di tessili da lavare. Rispetto ai sistemi tradizionali, tutto questo comporta una riduzione dell’85% dell’impatto ambientale. In termini di protezione delle acque, Mewa va quindi ben oltre i requisiti di legge e gli standard industriali.
Efficienza degli impianti
Tutte le sedi Mewa sono dotate di impianti particolarmente innovativi.
Per asciugare i panni, per esempio, è stato sviluppato un apposito impianto a più stadi, molto più efficiente delle asciugatrici convenzionali.
Processi produttivi
Il principio del riutilizzo vale anche in questo ambito e il filo conduttore è sempre la sostenibilità. Di recente è stata introdotta la linea di abbigliamento da lavoro Mewa PEAK realizzata in parte con filati di poliestere prodotti grazie al riciclo di bottiglie di plastica. Nella produzione dei panni, inoltre, anche le lanugini di scarto vengono raccolte e riutilizzate come materiale isolante per l’industria automobilistica.
Trasporti e logistica
Per ridurre al minimo l’impatto ambientale, Mewa utilizza un parco veicoli costituito dai modelli più nuovi ed ecologici e pianifica accuratamente i tour delle consegne ai clienti, in modo da ottimizzare consumi ed emissioni. In Svizzera l’anno scorso è stato introdotto il primo camion a idrogeno del settore. A Berlino, e a breve anche ad Amburgo, la fornitura ai clienti viene effettuata con veicoli completamente elettrici, anche grazie a un servizio di Cargo e-bike.
Imballaggi
Il principio del riutilizzo vale anche per gli imballaggi. Per il trasporto e lo stoccaggio dell’abbigliamento da lavoro vengono usati sacchi in tessuto lavabili che garantiscono l’igiene degli indumenti, mentre per i panni viene utilizzato il contenitore di sicurezza SaCon, conforme ai requisiti internazionali previsti dall’ADR relativi al trasporto di merci pericolose su strada, anch’esso riutilizzabile.
Riconoscimenti internazionali
Grazie a questa marcata vocazione ambientale, Mewa può garantire un sistema di servizi rispettoso dell’ambiente e un’attenzione alla sostenibilità di cui può indirettamente trarre vantaggio anche il cliente che non deve più preoccuparsi degli aspetti ecologici della gestione dei tessili.
Per questa sua vocazione alla sostenibilità Mewa ha già ottenuto numerosi riconoscimenti a livello internazionale. Tra i più recenti, nel 2021 il premio italiano di “Best Performer dell’economia Circolare” da parte di Confindustria e nel 2022 il risultato dell’agenzia di rating e ranking ServiceValue di Colonia, che ha condotto uno studio in collaborazione con Deutschland Test tra i consumatori tedeschi. E anche in questo caso Mewa è stata premiata per il suo impegno per la sostenibilità.
Mewa Textil-Management
Mewa fornisce un servizio completo di gestione dei tessili aziendali dal 1908 ed è quindi considerata pioniera del Textilsharing. Oggi, Mewa fornisce alle aziende di tutta Europa da 45 sedi: abbigliamento da lavoro e protettivo, panni per la pulizia, tappeti assorbiolio e zerbini e ne cura la gestione, la manutenzione, lo stoccaggio e la logistica. Inoltre, si possono ordinare articoli per la sicurezza sul lavoro. Circa 5.700 dipendenti lavorano per fornire quasi 190.000 clienti dei settori industria, commercio, gastronomia e artigiani. Nel 2020 Mewa ha ottenuto un fatturato di 745 milioni di euro, diventando così leader nel segmento della gestione tessile. L’azienda ha ricevuto numerosi premi per il suo impegno verso la sostenibilità, per il suo agire responsabile e per la gestione del marchio. Nel 2021 Mewa ha ottenuto da Confindustria il riconoscimento di „Best Performer dell‘economia circolare” nella categoria Grandi Imprese di Servizi.