Fuel cell.
Con oltre 700 MW di potenza installati, Bloom Energy è leader mondiale nella tecnologia delle celle a combustibile (fuel cell) a ossidi solidi (SOFC) ed elettrolizzatori. Le SOFC producono elettricità e calore da recupero termico: possono funzionare a pieno regime 24/24 h e sono caratterizzate da un’elevatissima efficienza complessiva (>80%).
Le fuel cells possono essere alimentate con gas naturale, ma anche con biogas e idrogeno, e la produzione di energia non comporta combustione. Con il gas naturale le emissioni inquinanti in sito sono ridotte in modo significativo, fino all’azzeramento utilizzando biogas e idrogeno. Si tratta perciò della tecnologia più evoluta per supportare la transizione energetica verso le fonti rinnovabili.
EFFICIENZA, FLESSIBILITÀ, MODULARITÀ
Il server in funzione presso l’headquarter di Maranello dal giugno scorso è il primo in Europa installato da Bloom Energy.
Danilo Serioli, Country Lead Italy di Bloom Energy, spiega i vantaggi delle SOFC: «Si tratta di generatori stazionari che utilizzano un processo elettrochimico per produrre elettricità con un’efficienza superiore di circa il 30%, rispetto ai tradizionali cogeneratori con motore endotermico. Il recupero del calore incrementa ulteriormente l’efficienza e il risparmio di combustibile. La tecnologia Bloom Energy è estremamente flessibile: oggi i nostri servers funzionano principalmente a gas naturale, ma sono progettati per l’alimentazione a biogas e idrogeno, quando saranno disponibili. Utilizzare solo idrogeno comporterà inoltre la totale assenza di emissioni climalteranti lungo l’intero ciclo. Ulteriori vantaggi consistono nella modularità del sistema e nella scalabilità praticamente senza limiti della potenza dei servers, che possono essere installati in tempi estremamente rapidi».
APPLICAZIONI PER L’ITALIA
Sergio Torriani, CEO di Simplifhy SB, individua le applicazioni più promettenti delle SOFC per il mercato italiano: «In questo periodo complesso per il settore dell’energia, è di fondamentale importanza trovare soluzioni ad hoc in rapporto alle specifiche esigenze. Nonostante il costo più elevato, la superiore efficienza delle fuel cell comporta un rapido rientro del costo d’investimento rispetto ad altre soluzioni. Le SOFC sono particolarmente indicate per le attività industriali e commerciali con un fabbisogno energetico costante di elettricità e calore. I servers Bloom Energy si prestano anche ad altre applicazioni, ad esempio per i data center, dove possono sostituire gruppi di continuità e generatori ausiliari; le infrastrutture portuali, per l’elettrificazione delle banchine, e la propulsione sostenibile di imbarcazioni di media e grande stazza; gli impianti che producono biogas e biometano, che potrebbero immettere elettricità in rete e riutilizzare il calore per alimentare l’impianto stesso; le stazioni di ricarica delle e-car, anche in abbinamento a fonti rinnovabili e a stoccaggi dell’idrogeno».
MERCATO E AGEVOLAZIONI
«L’Europa – riprende Danilo Serioli – avrà un focus sempre più importante per noi. Il nuovo centro direzionale in Uk è guidato dal Senior Managing Director Tim Schweikert – un veterano del mondo dell’energia. In Italia abbiamo stabilito collaborazioni con solution provider di rilievo nazionale, focalizzati sui processi di decarbonizzazione. Simplifhy SB ha fornito un fondamentale contributo al progetto per Ferrari, per l’allineamento alle normative, l’ingegnerizzazione dell’intervento e le autorizzazioni amministrative».
Sulle prospettive di crescita del mercato delle fuel cell interviene Sergio Torriani: «La crescente diffusione porterà a una riduzione generalizzata del loro costo. Come per le altre tecnologie innovative sarà però necessario agevolarne l’acquisto, per facilitare la sostituzione di quelle meno efficienti e più inquinanti, e promuovere la produzione di idrogeno verde, attività che vede Simplifhy SB in prima linea nel mercato italiano».
Il server da 1 MW copre il 5% del fabbisogno di energia dell’headquarter e del centro produzione di Maranello. La tecnologia SOFC di Bloom Energy è stata scelta da Ferrari per ridurre del 20% circa il consumo di combustibile e le emissioni in atmosfera. «Ferrari – spiega Benedetto Vigna, amministratore delegato del Cavallino – è focalizzata a diventare carbon neutral entro il 2030, attraverso tecnologie all’avanguardia e l’approccio scientifico che sono parte del nostro DNA. Siamo entusiasti di collaborare con Bloom Energy, visto il forte impegno comune per un processo di decarbonizzazione, e orgogliosi che il loro primo progetto in Europa sia stato realizzato con noi». E a riguardo, K.R. Sridhar (fondatore, Presidente e CEO di Bloom Energy) afferma che: «Ferrari è un pioniere leggendario nel settore automobilistico di lusso e rappresenta l’eccellenza anche per l’impegno verso la carbon neutrality lungo l’intera catena del valore. La nostra collaborazione dimostra come le industrie ad alta intensità energetica possono essere decarbonizzate attraverso una tecnologia pulita e affidabile». (G.L.F.)