Il nuovo progetto residenziale in condominio risponde alla necessità di autonomia energetica e sostenibilità, grazie alle più recenti innovazioni nel settore fotovoltaico.
Fotovoltaico, ancora la scelta migliore
Sempre di più il fotovoltaico è scelto da singoli e famiglie che intendono contribuire all’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili. È il caso di un recente progetto sviluppato da DM Energy Srls per un privato, residente in un condominio a Roma.
Si tratta di un generatore da 10,08 kW, posizionato sul tetto dell’edificio condominiale. È collegato a una cabina elettrica e a un gruppo di accumulatori, entrambi posizionati sul terrazzo al quinto piano di proprietà del privato.
Con una produzione annua di 12.890 kWh, il generatore assicura un’elevata autonomia energetica. È progettato per soddisfare le diverse esigenze domestiche attuali. Quali:
- la produzione dell’acqua sanitaria con pompa di calore (PdC),
- la climatizzazione con PdC inverter e un piano cottura a induzione.
Non si esclude la possibilità futura di implementare altri allacci, come, ad esempio, la ricarica di autoveicoli elettrici. Questo impianto ha permesso di eliminare del tutto l’utilizzo del gas, con conseguenti benefici economici e di sicurezza. Il contributo alla riduzione di emissioni di CO2 in atmosfera è stimato intorno alle 87 tonnellate in 20 anni.
Le soluzioni adottate
Il generatore è costituito da 24 pannelli solari con tecnologia HJT. Inoltre, i moduli sono stati installati su un tetto piano utilizzando speciali supporti in cemento con un’inclinazione di soli 3 gradi. Questa è una condizione ideale per ottimizzare la potenza complessiva in relazione alla disponibilità della superficie.
Cuore pulsante della soluzione è l’inverter SMA Sunny Tripower Smart Energy 8.0 collegato a un sistema di accumulo con capacità pari a 11,04 kWh. A monitorare e controllare in tempo reale i dispositivi in funzione è il Sunny Portal, l’esclusiva piattaforma web SMA offerta a ogni produttore, in grado di fornire informazioni dettagliate 24/7.
«La scelta per l’inverter è ricaduta su Sma per la grande attenzione che il Gruppo pone da sempre alla parte tecnica, alla qualità e all’affidabilità ingegneristica delle soluzioni integrate. – Commenta Damiano Marincola, Amministratore Unico di DM Energy Srls. – Inoltre, il grado di sovraccarico fino al 150% dei nuovi modelli ibridi, come quello previsto da questo progetto, permette di incrementare, specie nelle stagioni con minori ore di luce, la produzione. Senza dover aumentare la potenza contrattuale. Ciò soddisfa al meglio le necessità, preservando l’investimento e aumentando la produttività. La speciale configurazione dell’inverter permette di raggiungere, in relazione all’accumulatore scelto, una corrente massima di carica e scarica, fino a 30 A. Sfruttando le alte potenze disponibili, è possibile utilizzare un’uscita di backup dedicata che, in presenza di blackout, sarebbe in grado di alimentare un’intera abitazione, una modalità che possiamo definire come una fase di vera e propria indipendenza energetica. Per aumentare la sicurezza della cabina, in cui sono installate tutte le apparecchiature elettriche, la stessa è stata dotata di un sensore di temperatura e di fumi, utili per monitorare lo stato dell’ambiente, mentre un estrattore elettrico provvede al ricambio dell’aria».
