Secondo i dati dell’Osservatorio Anie Confindustria, nel 2023 il mercato dell’energy storage in Italia è cresciuto di quasi il 90% in termini di sistemi di accumulo installati. Dal 2020 al 2023, la crescita è stata del 2.072%.
La Lombardia è capofila nelle installazioni con quasi 100.000 sistemi di accumulo. È seguita da Veneto ed Emilia Romagna. Tutte le regioni hanno consolidato un segno positivo relativamente al numero di installazioni.
Energy storage: come va il mercato?
Al 31 dicembre 2023 risultano installati in Italia 518.950 sistemi di accumulo (SdA), per una potenza complessiva di 3.367 MW e una capacità totale di 6.645 MWh. Il mercato dell’energy storage, esploso a partire dall’approvazione del Superbonus, ha visto numeri in crescita anno su anno. Dalle 13.242 unità installate nel 2020 alle 287.707 installate nel 2023. Solo nell’ultimo biennio, dai 152.075 sistemi installati nel 2022 si è passati ai 287.707 del 2023 (+89,18%).
Questi i risultati dell’Osservatorio Sistemi di Accumulo elaborato da Anie sulla base dei dati raccolti da Terna. Numeri straordinari che si spiegano grazie alle agevolazioni, ma non solo. Alla base di questa crescita esponenziale anche la sempre crescente attenzione dei consumatori all’indipendenza energetica. E la convenienza che un sistema abbinato fotovoltaico + accumulo garantisce nel medio-lungo termine.
I sistemi di accumulo domestici, come anche quelli su larga scala, sono cruciali nella transizione verso un sistema energetico più sostenibile ed efficiente. Ma anche nell’incremento dell’uso delle rinnovabili. I primi, immagazzinando l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici durante il giorno per poterla utilizzare durante la notte, consentono il massimo sfruttamento della fonte solare. Quindi aumentano l’indipendenza energetica delle abitazioni. I secondi svolgono anche un ruolo essenziale nel bilanciamento della rete elettrica, reso sempre più difficile dall’uso crescente di fonti rinnovabili, non programmabili per definizione. Essi, infatti, immagazzinano energia nei periodi di surplus di produzione e la rilasciano in momenti di bassa produzione o alta domanda.
Una crescita esponenziale ma scostante
I dati dell’Osservatorio evidenziano una crescita diseguale nelle varie aree geografiche. La regione che presenta il maggior numero di sistemi di accumulo installati è la Lombardia con 97.155 impianti. È seguita dal Veneto (68.605) e dall’Emilia Romagna (51.322). Insieme, queste tre regioni contano per il 41,8% di tutti i sistemi di accumulo installati in Italia. La Puglia è solo ottava in termini di numero e di potenza dei sistemi di accumulo installati.
«La crescita straordinaria del mercato dell’accumulo in Italia nel corso degli ultimi anni riflette la tendenza globale verso l’adozione delle energie rinnovabili e dell’indipendenza energetica. – Commenta Vito Zongoli, Amministratore Delegato di SENEC Italia. – La strada è ancora lunga, ma il fatto che, nel 2023, il mercato sia aumentato di quasi il 90% rispetto all’anno precedente testimonia la crescente consapevolezza dell’importanza di questi sistemi. E anche l’efficacia dell’accoppiata fotovoltaico–accumulo. Come Senec, ci impegniamo a offrire soluzioni competitive per stimolare la crescita di un mercato sempre più legato agli obiettivi di sostenibilità del nostro Paese. E lo facciamo anche in previsione degli obiettivi Onu 2030 che l’Italia si è impegnata a rispettare. Per fornire un’ulteriore spinta a questi sistemi chiave per una transizione energetica efficace, ci auspichiamo che si torni a discutere di un piano di incentivazione di medio-termine. E che venga completata al più presto la normativa che permetterebbe anche ai sistemi di accumulo di piccole e medie dimensioni di accedere al mercato Demand Response».