Nel 2022 il Gruppo Cosentino ha investito più di 37 milioni di euro nell’implementazione della propria efficienza produttiva per ridurre l’impatto ambientale. È quindi riuscito a ridurre la propria Carbon Footprint del 6% rispetto al 2021 e del 12,81% rispetto al 2018. E in ottica di Economia Circolare ha recuperato quasi il 16% di tutti gli scarti generati nel suo parco industriale in Spagna. Ecco il suo modello di evoluzione sostenibile presentato in un report dettagliato.
In generale, il report sottolinea come Cosentino abbia implementato un nuovo modello energetico industriale. Un modello virtuoso, basato su fonti rinnovabili e sull’autoconsumo, che riguarda anche la gestione delle risorse idriche.
Evoluzione sostenibile e gestione ambientale
Cosentino possiede il più grande impianto fotovoltaico a terra per l’autoconsumo in Spagna. Nel processo produttivo il 100% dell’energia elettrica utilizzata è generata da fonti rinnovabili certificate.
Allo stesso tempo, il Gruppo ha iniziato a costruire il proprio impianto di recupero delle acque reflue, che darà un nuovo utilizzo alle acque reflue scaricate dai comuni limitrofi. A oggi viene utilizzato il 99% di acqua riciclata con un ricircolo giornaliero di 80.000 metri cubi di acqua.
Più di 37 milioni di euro. Questo l’investimento di Cosentino nel 2022 in attività per implementare la propria efficienza produttiva e ridurre l’impatto ambientale. Un investimento che segue un modello di economia circolare volto al recupero e al riutilizzo degli scarti. Ma anche al contenimento delle emissioni di carbonio e all’attivazione di progetti socio-ambientali di compensazione.
Carbon Footprint ed economia circolare
Nello stesso anno, Cosentino ha inoltre ridotto la propria impronta di carbonio del 6% rispetto al 2021 e del 12,81% rispetto al 2018. Una riduzione che tiene conto delle emissioni dirette e indirette. E che investe l’intero processo produttivo, dall’estrazione delle materie prime al fine vita dei prodotti. L’86% del Carbon Footprint di Cosentino è dovuto alle emissioni indirette della sua filiera.
Il 16% di tutti gli scarti generati nel parco industriale di Cantoria (Almería) sono stati recuperati. E internamente le materie prime recuperate o riciclate sono utilizzate per la produzione delle due superfici di punta del brand. Ovvero Dekton®, prodotto Carbon Neutral, e Silestone®, prodotto con tecnologia HybriQ®. Nel 2022, il consumo di materie prime riciclate nella produzione di Silestone® e Dekton® ha rappresentato il 7,6% del consumo totale di tutte le materie prime.
Produzione efficiente con il fotovoltaico
L’azienda ha implementato un nuovo modello energetico industriale basato su fonti rinnovabili e sull’autoconsumo, che riguarda anche la gestione delle risorse idriche. Nel processo produttivo il 100% dell’energia elettrica è generata da fonti rinnovabili certificate. Cosentino ha infatti attivato il più grande impianto fotovoltaico a terra per l’autoconsumo in Spagna. Ha una potenza di picco di 20 MW e una capacità di produzione di energia di circa 34 GWH/anno, quasi il 15% del consumo annuale di elettricità. Questo impianto continuerà a espandersi con l’installazione di pannelli solari sui tetti degli stabilimenti di Almería nel corso del 2023.
Allo stesso tempo, Cosentino ha iniziato a costruire il proprio impianto di recupero delle acque reflue che darà un nuovo utilizzo alle acque reflue scaricate dai comuni limitrofi. E che dovrebbe diventare operativo nei prossimi mesi. A oggi viene utilizzato il 99% di acqua riciclata con un ricircolo giornaliero di 80.000 m3 di acqua.
Modello di evoluzione sostenibile
La roadmap di Cosentino si basa su specifici criteri ESG. Criteri che procedono sulla base dell’integrazione e della comunicazione trasparente con i propri dipendenti e con l’intera catena del valore. Una governance responsabile che incoraggia lo sviluppo dei talenti attraverso programmi di reclutamento e gestione come Acelera, Ingenia, Impulsa o Dual. E che investe sempre più in salute e sicurezza promuovendo l’uguaglianza e la diversità. Il 22% di donne in posizioni manageriali e il 50% nel Consiglio di Amministrazione nel 2022.
Anche quest’anno, questa performance ha contribuito in modo proattivo al raggiungimento di alcuni importanti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), sia primari che secondari. Come l’SDG 3 (Buona salute e benessere), l’SDG 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica), l’SDG 9 (Industria, innovazione e infrastrutture), l’SDG 12 (Consumo e produzione responsabili), l’SDG 13 (Azione per il clima) o l’SDG 17 (Partenariati per gli Obiettivi).