Eastgate park: il sole batte sempre più forte a nord-est

Il progetto del maxi impianto fotovoltaico vicino a Venezia è collocato in un punto chiave per l’accesso verso l’est-Europa. Con oltre 44 megawatt di potenza è previsto un risparmio di circa 30.900 tonnellate di CO2 all’anno. Vediamo i dettagli

(Eastgate park: il sole batte sempre più forte a nord-est)

 

È di oltre 44 megawatt, la potenza prevista del nuovo impianto che verrà realizzato nella zona artigianale nei territori del Comune di Portogruaro e Fossalta di Portogruaro in provincia di Venezia (vedi foto aerea), un’iniziativa con un impatto importante sulla lotta al cambiamento climatico. L’energia prodotta dallo stesso impianto, infatti, sarà immessa nella rete elettrica di trasmissione nazionale, permettendo così di risparmiare circa 30.900 tonnellate di CO2 l’anno. A presentare domanda al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica è stata la società Elite Northern di Salerno, che ha affidato la progettazione dell’impianto alla società Ap Engineering che si è occupata di elaborare tutti gli elaborati progettuali dell’opera il progetto.

 

Il luogo

La zona di interesse è l’area denominata “Eastgate Park” e il campo fotovoltaico si svilupperà all’interno del grande parco che integra logistica, industria e artigianato. Nota anche come “ex area Eni”, la zona del progetto ha avuto una significativa evoluzione che evidenzia la sua posizione strategica visto che rappresenta un’importante porta di accesso verso l’est-Europa collocandosi all’interno del corridoio Paneuropeo V, una delle dieci vie di comunicazione dell’Europa centro. Fra gli anni ‘70 e ‘80 quest’area fu interessata da un progetto di insediamento della raffineria Alto Adriatico che fu poi trasformata in deposito per lo stoccaggio e colorazione degli idrocarburi. Nel 2005 l’area fu oggetto di un progetto di recupero ambientale e di ristrutturazione urbanistica. Il futuro prevede che il parco fotovoltaico si estenderà su un totale di 12 lotti già spianati, anche se oggi in stato di abbandono. La superficie totale è di circa 75 ettari, ma la superficie effettivamente occupata dai moduli risulta essere circa 21 ettari cioè il 28 % della superficie totale.

 

La tipologia di impianto

Il progetto prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico con tracker monoassiali della potenza complessiva installata di 44.185,05 kWp. Si tratta di una soluzione che, oltre a ridurre l’occupazione di suolo, prevede un sistema capace di orientare i pannelli solari lungo un solo asse per consentire ai pannelli di seguire il movimento del sole durante il giorno massimizzando l’energia prodotta. La soluzione scelta consente anche di mantenere una distanza adeguata fra le strutture di supporto dei moduli fotovoltaici (area libera minima cinque metri) in grado di evitare ombreggiamenti significativi alle strutture che seguono. Per il trasporto dell’energia prodotta dal sistema, è prevista la realizzazione di una dorsale di collegamenti in media tensione di tipo interrata, che vede il suo percorso svilupparsi tutto su strade pubbliche per circa 6.600 m, fino alla nuova SE di Zignago, dove sarà collegato alla rete elettrica nazionale.

 

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