Decarbonizzazione, con gli impianti solari meno CO2 e più efficienza

impianti solari
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RBM, nel 2023 ridotte le fonti fossili con i 3 impianti solari, per 1.234 tonnellate di CO2 equivalente

I tre impianti solari hanno garantito il 28% del fabbisogno energetico, ceduti alla rete nazionale 670 Mwh di energia da fonte rinnovabile. Ciò ha permesso all’azienda di partecipare attivamente alla decarbonizzazione dell’industria e del Paese.

 

Un contributo alla decarbonizzazione

Nel 2023, tra l’energia elettrica rinnovabile prodotta e l’energia rinnovabile prelevata dalla rete, gli stabilimenti RBM – azienda che progetta e produce componenti, sistemi idrotermosanitari e soluzioni per il comfort climatico – hanno potuto contribuire a una riduzione complessiva di fonti fossili pari a circa 1.235 tonnellate di CO2 equivalente. La riduzione dell’impronta di carbonio fa parte della strategia aziendale di contrasto del cambiamento climatico. Ed è un modo responsabile di aumentare le vendite migliorando la protezione dell’ambiente.

«La sostenibilità aziendale, intesa come equilibrio tra obiettivi economici, sociali e ambientali, è un principio guida che permea tutte le nostre attività. – Afferma Luca Vittuari, direttore generale di RBM. – Partecipare attivamente alla decarbonizzazione rientra a pieno titolo nella responsabilità sociale d’impresa. Ma risponde anche a una logica economica. Ovvero quella di promuovere un approvvigionamento energetico sostenibile accresce infatti anche la resilienza dell’azienda verso le fluttuazioni del mercato energetico».

 

I tre impianti solari

In questa direzione vanno i tre impianti solari installati nei siti produttivi di Nave (Brescia) che nel 2023 hanno fornito il 28% del fabbisogno energetico. La riduzione si attesta a circa 342 tonnellate di CO2 equivalenti.

Nello stesso periodo l’azienda ha anche ceduto 670 MWh di energia rinnovabile alla rete nazionale, contribuendo a un’ulteriore riduzione di circa 172 tonnellate di CO2 equivalenti. Nel 2023 il mix energetico acquistato da RBM sul mercato è stato per circa la metà (49%) proveniente da fonti rinnovabili.

«Soluzioni innovative, prestazioni di grande efficienza e sostenibilità vanno a braccetto. – Sottolinea Vittuari. – Siamo convinti che sia necessario diffondere la cultura del benessere climatico. E lavoriamo concretamente per renderla fruibile a ogni individuo. Solo così potremo progettare un futuro in cui tecnologia d’avanguardia e sostenibilità si sostengono a vicenda, aumentando il valore reciproco e i benefici condivisi».

In questo senso la riduzione dell’impronta carbonica è parte di una strategia aziendale complessiva che legge la sostenibilità come un fattore di crescita equilibrata. L’apertura ai mercati internazionali diventa così essenziale per diversificare geograficamente l’attività, riducendo i rischi. Il programma di ricerca e sviluppo migliora i processi produttivi, i prodotti e i servizi nell’ottica di renderli più efficaci, più efficienti e più rispettosi dell’ambiente.

Le partnership con il territorio e la promozione di iniziative sociali, culturali e sportive diventano un modo per crescere insieme al territorio e alla comunità, così come un ambiente di lavoro sicuro e stimolante diventa elemento essenziale per aumentare la qualità di vita sul posto di lavoro.

Foto: courtesy RBM

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