Campagna “Falsi Miti” per contrastare la disinformazione sulle Rinnovabili 

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Energie rinnovabili ancora penalizzate in Italia: non solo ostacoli burocratici e amministrativi, ma soprattutto pregiudizi culturali frenano la transizione dai combustibili fossili alle rinnovabili. L’allarme lanciato da Italy for Climate nel 2022: non siamo più leader fra le grandi economie europee

Per favorire il percorso del Paese verso la neutralità carbonica è fondamentale promuovere la corretta informazione e un dibattitto pubblico più informato sull’energia rinnovabile. Lo sa bene Italy for Climate che a Rimini, durante il K.EY Energy, ha portato avanti la campagna “Falsi Miti sulle Rinnovabili”. Si tratta della prima piattaforma in Italia di contrasto alla disinformazione sulle fonti rinnovabili.

 

Bisogna accelerare la transizione energetica…

L’ultimo Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici dell’IPPC mette al primo posto il taglio delle fonti fossili tra le misure per contrastare la grave crisi climatica mondiale. Secondo gli scienziati dell’IPCC per evitare un aumento delle temperature oltre 1,5°C risulta fondamentale invertire la rotta e accelerare la transizione verso le energie rinnovabili.

In Italia, nonostante una situazione contingente teoricamente favorevole a causa dei prezzi elevati dei combustibili fossili, le energie rinnovabili non decollano. Nel 2022 hanno rappresentato poco più del 35% della produzione nazionale, il dato più basso dal 2014 ad oggi.

 

Nuovi impianti eolici e fotovoltaici installati in alcuni Paesi UE nel 2022. Fonte: SolarPower Europe 2023, Wind Europe 2023

 

…e combattere i pregiudizi sulle rinnovabili

Ma perché, nonostante gli avvertimenti dal mondo scientifico, i combustibili fossili rappresentano ancora oltre l’80% dell’energia mondiale? Cosa frena la transizione alle rinnovabili? Spesso nel nostro Paese i principali ostacoli sono rappresentati da iter amministrativi troppo lunghi e complessi. Oppure dal freno operato dalle Sovrintendenze. Alcune regioni italiane sono arrivate addirittura a portare avanti vere e proprie moratorie contro nuovi impianti rinnovabili.

Alla base di tutti questi ostacoli ci sono soprattutto dei pregiudizi culturali sull’energia rinnovabile. Pregiudizi che inducono a pensare che siano in realtà una risposta insufficiente, se non addirittura del tutto sbagliata, alla crisi energetica.

Ed è proprio da questa consapevolezza che nasce la campagna “Falsi Miti sulle Energie Rinnovabili” promossa da Italy For Climate. Qualche mese fa ha inaugurato la prima piattaforma in Italia di contrasto alla disinformazione sulle fonti rinnovabili, individuando e affrontando uno per uno i principali falsi miti su queste tecnologie.

 

Installazione di nuovi impianti a energia rinnovabile in Italia.

 

La campagna “Falsi Miti” di Italy for Climate al K.EY Energy

La piattaforma individua primariamente 5 falsi miti comunemente diffusi. Idee sbagliate basate su presupposti scorretti o semplicemente informazioni ormai obsolete. Ma che continuano a essere diffuse.

Per ognuno di questi falsi miti Italy for Climate ha svolto un’attività di ricerca pubblicando sulla piattaforma dati e fonti. E offrendo una chiave di lettura per l’analisi delle informazioni semplice e immediata, con vari livelli di approfondimento.

La campagna è stata al centro del talk del 23 marzo che ha animato il K.EY Energy di Rimini. Italy for Climate ha dialogato con giornalisti ed esponenti del mondo imprenditoriale e associativo per approfondire il contenuto e l’impatto e comprendere quali sono le sfide della narrazione della transizione energetica.

 «Nel 2022 abbiamo vissuto la peggiore crisi energetica degli ultimi cinquant’anni, che ci ha mostrato in modo nitido i rischi insiti in un’eccessiva dipendenza dai combustibili fossili. – ha dichiarato Andrea Barbabella, Coordinatore Italy For Climate. –  Le rinnovabili sono la soluzione di gran lunga migliore sotto tutti i punti di vista (tecnologico, economico e, ovviamente, ambientale) e sono oramai a portata di mano. Con la crisi avrebbero dovuto prendere il volo e invece non è successo (non quanto sarebbe stato necessario). E questo anche perché in molti, in modo più o meno consapevole, a causa di informazioni parziali e pregiudizi continuano a dubitare che possano davvero diventare il pilastro del sistema energetico di un domani oramai prossimo».

  

I 5 falsi miti sulle rinnovabili

  1. Le rinnovabili sono e rimarranno marginali

Falso! 8 kW su 10 di impianti di generazione elettrica installati ogni anno sono rinnovabili: in pochi anni le fonti rinnovabili hanno già cambiato il panorama energetico mondiale.

  1. Le rinnovabili costano troppo 

Falso! 1 kWh prodotto da eolico o fotovoltaico costa 5 centesimi di €, meno della metà rispetto a fossili e nucleare in Europa. Le rinnovabili erano le fonti più economiche già prima della crisi energetica. 

  1. Le rinnovabili ci fanno restare al buio

Falso! Già oggi ci sono Paesi che producono elettricità per oltre il 90% da fonti rinnovabili, anche in Europa, e cresce il numero di Governi che puntano a fare lo stesso entro il prossimo decennio.

  1. Le rinnovabili rovinano il paesaggio

Falso! Servirebbe solo lo 0,7% del territorio nazionale per sostituire tutti gli impianti fossili con pannelli fotovoltaici: meno di 200 mila ettari, un decimo della superficie oggi edificata in Italia

  1. Le rinnovabili fanno male a economia e occupazione

Falso! Al 2030 saranno 14 milioni i nuovi posti di lavoro nel mondo, contro i 5 milioni persi nell’oil&gas. Grazie alle rinnovabili crescono investimenti e occupazione e si valorizzano le filiere locali.

 

Per maggiori informazioni visita la piattaforma Falsi Miti sulle Rinnovabili.

 

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