Prende il via BeBOP, il nuovo progetto per la transizione a combustibili “net zero” che si inserisce nell’ambito del programma europeo Horizon Europe.
Lo scorso novembre si è tenuto presso il Politecnico di Milano il kick-off meeting del progetto europeo BeBOP, ufficializzando così l’inizio di un’iniziativa importante, significativa e ambiziosa. L’acronimo del progetto “BeBOP” sta per “Biomass to bio/E-methanol by Breakthrough SOEC-based Process”: un titolo articolato che ne chiarisce le ambizioni. Finanziato con oltre 11 milioni di euro da parte della Commissione Europea, il progetto mira infatti ad accelerare la transizione verso combustibili a zero emissioni, sviluppando e testando un impianto per la produzione di metanolo da biomassa ad alta efficienza, circolare, innovativo, flessibile ed economicamente vantaggioso.
Il progetto, che si inserisce nell’ambito del programma quadro per la ricerca e l’innovazione Horizon Europe, è coordinato dall’italiana EU CORE Consulting – società di consulenza che offre servizi di progettazione, gestione amministrativa, reporting e ricerca a università, centri di ricerca, aziende, amministrazioni pubbliche e organizzazioni non-profit – e dal Politecnico di Milano, che attraverso il proprio Dipartimento di Energia rappresenta un indiscutibile punto di riferimento per la ricerca nel settore energetico.
BePOP vede la partecipazione complessiva di 12 enti beneficiari provenienti da 7 Paesi europei diversi. Tra i partner del progetto, UNI – in qualità di organismo di normazione – che potrà fornire un prezioso contributo delineando il quadro internazionale degli standard esistenti in materia e proponendo, se opportuno, lo sviluppo di nuovi documenti che supportino in termini normativi gli obiettivi e i risultati del progetto.
Bio-metanolo ed E-metanolo, un ruolo chiave per la decarbonizzazione dell’industria
Martina Fantini di EU CORE e Matteo Romano del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano, Coordinatori del progetto BeBOP, chiariscono l’importanza di questa iniziativa nel quadro delle strategie energetiche della UE: «il cambiamento climatico richiede l’impiego di fonti energetiche più pulite nei settori dell’energia elettrica, dell’industria e dei trasporti, oltre ad un uso più efficiente delle risorse. Il bio-metanolo (prodotto da biomassa) e l’e-metanolo (prodotto da elettricità) possono svolgere un ruolo chiave nella decarbonizzazione dell’industria chimica e dei settori del trasporto difficili da elettrificare».
In tal senso, sostituire le materie prime fossili con biomassa sostenibile rappresenta veramente una concreta alternativa ecologica. «Tuttavia, – concludono Fantini e Romano -, i processi convenzionali di conversione biomassa-metanolo risultano essere ‘carbon-inefficient’, poiché rilasciano la maggior parte del carbonio biogenico nell’atmosfera sottoforma di CO2. BeBOP sperimenterà invece un processo innovativo progettato per minimizzare le perdite di carbonio e massimizzare la produzione di metanolo per unità di biomassa utilizzata».
Il progetto avrà una durata di 4 anni e si concluderà a settembre 2028. L’obiettivo principale sarà quello di sviluppare un impianto pilota di conversione della biomassa in metanolo presso il VTT Research Centre in Finlandia. Oltre ai primi risultati attesi, il progetto BeBOP avrà inoltre un impatto rilevante in termini di circolarità e contribuirà al raggiungimento del traguardo della neutralità climatica che l’Unione europea, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, si è prefissata entro il 2050.
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