Radici per il futuro
Il progetto è stato ufficialmente svelato durante il convegno “L’importanza degli alberi per il benessere della comunità“, tenutosi il 21 settembre presso la Fattoria di Vigheffio a Collecchio (PR). Alla presenza di rappresentanti istituzionali e locali, tra cui l’Assessora regionale Barbara Lori e il sindaco di Parma, Michele Guerra.
Il Parco Immergas sorgerà su un terreno di 10 ettari adiacente all’azienda. Vedrà la piantumazione di 6.506 alberi e arbusti. Di questi, 3.500 saranno finanziati dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito del progetto “Mettiamo Radici per il futuro”. Tra le specie selezionate, spiccano alberi tipici della campagna reggiana come il Frassino maggiore, la Farnia e il Ciliegio, affiancati da altre varietà come il Tiglio e il Salice piangente.
«Il progetto nasce dalla visione del nostro Presidente, Romano Amadei, il quale, oltre ad aver impresso un’impronta significativa dal punto di vista industriale e sociale, desidera ora donare al territorio questo grande parco», ha sottolineato Guido Simonazzi, responsabile dei servizi generali Immergas.
Una scelta sostenibile
L’intero progetto è stato curato dalla paesaggista Silvia Ghirelli, che durante il convegno ha illustrato l’importanza della scelta di piante autoctone tipiche della campagna reggiana. «La bellezza di questo progetto risiede nella creazione di un grande bosco naturale, ricco di piante autoctone che riflettono il paesaggio della nostra terra. Questo parco sarà un dono prezioso per l’intera collettività», ha dichiarato Ghirelli.
Con questo progetto, Immergas si pone l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per la sostenibilità, dimostrando che la collaborazione tra pubblico e privato può generare risultati concreti e positivi. L’Assessora regionale Barbara Lori, intervenuta al convegno, ha espresso soddisfazione per la partecipazione dell’azienda al progetto: «Siamo molto felici che Immergas abbia aderito a “Mettiamo Radici per il futuro”. Speriamo che altre aziende scelgano di investire nella qualità ambientale, poiché vediamo una forte connessione tra la dimensione ambientale e quella sociale. Questa adesione è estremamente preziosa».
