Idrogeno: in Europa il primo impianto di stoccaggio a bassa pressione

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Prosegue la transizione green di Ecomembrane, pronta a installare il primo impianto di stoccaggio di idrogeno a bassa pressione in Europa

Ecomembrane S.p.A., società attiva nella progettazione e realizzazione di sistemi di stoccaggio e di contenimento dei gas per la produzione di energia verde, annuncia il suo ingresso nel Consorzio H2 Technology. Si tratta di un’iniziativa nata nel 2022 a Houston (Stati Uniti), con l’obiettivo di sostenere le aziende italiane attive nella filiera dell’idrogeno nell’accesso e nello sviluppo delle proprie attività sul mercato statunitense.

Attraverso il consorzio ITA-USA, Ecomembrane si proporrà come partner qualificato. E promuoverà la creazione di ecosistemi infrastrutturali per la transizione globale verso l’economia dell’idrogeno.

 

Tecnologia e innovazione

Nel corso di un evento straordinario organizzato presso la nuova sede della Società a Gadesco-Pieve Delmona (CR), alla presenza di investitori, clienti, partner commerciali, la società guidata da Lorenzo Spedini ha rilanciato il proprio impegno continuo per la crescita e l’espansione nel settore dell’idrogeno verde.

Durante l’evento, sono stati evidenziati gli importanti traguardi raggiunti. Tra questi l’acquisizione di Ecomembrane SBS SOLAR, specializzata nella produzione di inseguitori solari fotovoltaici. Ma anche le collaborazioni in essere con il Consorzio Italiano Biogas (CIB), rappresentato da Lorella Rossi dell’Area Tecnica. E l’avviamento della collaborazione con il Consorzio H2Tecnology Consortium, guidato da Fabio Malfarà, di cui Ecomembrane è tra i primari partner industriali.

 

Il ruolo dell’idrogeno

Il Consorzio H2 Technology rappresenta un sistema integrato di competenze e realtà imprenditoriali. Mira a valorizzare le relazioni e il network al fine di promuovere e assistere le aziende italiane nel loro percorso di espansione e integrazione con il tessuto imprenditoriale e commerciale americano. Il tutto per il successo delle tecnologie legate all’idrogeno nel prossimo decennio. L’obiettivo è quello di identificare e sviluppare tali tecnologie lungo l’intera catena del valore.

L’idrogeno coinvolgerà il sistema energetico, le applicazioni intermedie di produzione industriale e le applicazioni finali. Sebbene i potenziali benefici siano noti da decenni, diversi fattori ne hanno rallentato l’adozione diffusa. Il quadro, tuttavia, sta cambiando. Si crea l’opportunità per Houston, Stati Uniti, di diventare il centro di un’industria globale dell’idrogeno che dovrebbe crescere del 45%, fino a quasi $200 miliardi nel 2030 (Prescient & Strategic Intelligence). Houston, la capitale dell’industria petrolifera e del gas, ospita già 48 impianti che producono 3,6 tonnellate di idrogeno all’anno.

 

Stoccaggio e gestione

Ecomembrane potrà giocare un ruolo da protagonista anche nel campo dello stoccaggio di idrogeno. Nel maggio 2023 la società ha brevettato il “Gasometro Pneumatico a membrane per lo stoccaggio di idrogeno gassoso a bassa pressione”. Una rivoluzione tecnologica che consentirà a Ecomembrane di realizzare sistemi in grado di stoccare l’idrogeno a bassa pressione prodotto da fonti rinnovabili. Il gasometro abbatte i consumi energetici per lo stoccaggio rendendo più economico e fruibile l’idrogeno come fonte di trasformazione di energia verde.

Proprio in Europa, la società sta iniziando ad affermare la propria leadership nel settore attraverso l’installazione imminente del primo gasometro a idrogeno realizzato da un’azienda italiana nei Paesi Bassi. Questo gasometro, denominato “H2 MASTER”, è caratterizzato da una tripla membrana. È progettata per lo stoccaggio di idrogeno gassoso a bassa pressione, con un volume di 400 m3. Sarà operativo entro giugno 2024.

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