Distribuzione e transizione ecologica.
Federdistribuzione, l’associazione che da oltre sessant’anni rappresenta le realtà della distribuzione – alimentare e no, con negozi fisici e on-line – sta firmando una serie di protocolli e fondando consorzi per sostenere il nostro Paese nel processo di transizione ecologica.
Tra i primi, l’accordo con Enel, pensato per favorire la diffusione della mobilità elettrica con l’installazione di punti di ricarica auto nei pressi di supermercati e centri dello shopping: «Attraverso l’accordo con Federdistribuzione – spiega Federico Caleno, responsabile mobilità elettrica Italia di Enel – puntiamo ad ampliare la nostra rete che conta più di 14 mila punti di ricarica su tutto il territorio nazionale».
Che la mobilità sostenibile sarà davvero una realtà quando entrerà nella quotidianità delle persone è il pensiero di Alberto Frausin (nella foto), Presidente di Federdistribuzione. «Sessanta milioni di clienti che frequentano ogni settimana i nostri punti vendita potranno contare sempre più sulla disponibilità di colonnine di ricarica, fondamentali per contribuire a questa grande transizione verso i veicoli elettrici. Grazie alla tecnologia di Enel e alla nostra rete di negozi, possiamo puntare alla creazione di una vera e propria dorsale di stazioni di ricarica lungo tutta la Penisola».
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Con una rete di circa 15.600 punti vendita e un’offerta di parcheggi auto che nelle strutture di grandi dimensioni arriva fino a 3 mila posti, le aziende associate a Federdistribuzione possono contare su un potenziale di oltre 500 mila posteggi disponibili. Quando molti di questi parcheggi saranno dotati di stazioni di ricarica Enel, con diverse potenze, si darà vita a una rete che soddisferà le esigenze di ciascun cliente e darà un ulteriore impulso alla crescita dell’e-mobility in tutto il Paese.
LE ALTRE INIZIATIVE
Ma questo non è l’unico accordo siglato da Federdistribuzione volto alla transizione ecologica: «Seguendo le linee del PNRR – continua Alberto Frausin – nell’ultimo anno abbiamo siglato diversi accordi con realtà associative e industriali, per agevolare le progettualità delle nostre aziende associate, con l’obiettivo di accelerare la transizione a cui punta il “sistema Paese. Per quanto riguarda l’ambito dell’economia circolare abbiamo sottoscritto diversi protocolli d’intesa, a cominciare da quello con Assobioplastiche per sostenere la diffusione di materiali compostabili e riciclabili, anche attraverso la corretta informazione verso i consumatori. Nella stessa direzione va anche il protocollo siglato con il consorzio Coripet, che prevede la promozione dell’installazione di ecocompattatori presso i punti vendita delle nostre aziende associate. L’obiettivo è favorire il sistema bottle-to-bottle: dalla raccolta sul punto vendita delle bottiglie al riciclo negli impianti, fino al riutilizzo del PET per nuova produzione industriale, il tutto in maniera tracciabile. Abbiamo inoltre firmato un protocollo d’intesa con Conip, per sostenere il progetto Usa & Recupera, l’iniziativa dedicata al riciclo degli imballaggi dei reparti ortofrutta dei punti vendita».
E NON ULTIMA L’EFFICIENZA
Sul fronte dell’efficientamento energetico, Federdistribuzione ha firmato accordi con FIRE e con Assocold per i sistemi di refrigerazione e attivato lo sviluppo di protocolli con realtà come A2A, Hera e Acea per rispondere al meglio alle esigenze di sviluppo delle aziende sul territorio attraverso la presenza dei punti vendita.
In ambito di energie rinnovabili, è stato siglato un accordo con Legambiente e Italia Solare per raggiungere gli obiettivi di sviluppo della produzione elettrica da fonti non fossili, anche attraverso una sinergia tra il fotovoltaico e la mobilità elettrica.
Un altro importante capitolo è quello della logistica, che prevede accordi con Assologistica, Freight Leaders Council e TTS Italia, pensati per dare ulteriore impulso alla digitalizzazione del settore.
(Distribuzione e transizione ecologica)
Per sostenere le aziende associate verso il processo di sostenibilità ambientale, Federdistribuzione ha partecipato alla fondazione di due nuovi consorzi nazionali: Ecoremat ed Ecotessili, dedicati, rispettivamente, alla gestione dei materassi e imbottiti dismessi e alla gestione dei rifiuti tessili, anticipando così l’obbligatorietà della raccolta differenziata dei rifiuti tessili, entrata in vigore in Italia dal 1° gennaio 2022.
Un materasso o un imbottito può essere recuperato fino al 90% del suo peso, invece di finire in discarica una volta dismesso. Il recupero dei rifiuti tessili è un altro tassello per realizzare sempre di più un’economia circolare che abbia un impatto sostenibile per l’ambiente.
Operazioni come queste sono particolarmente importanti per le aziende aderenti, soprattutto se si ricorda che all’interno del sistema Ecolight, seguendo lo schema EPR – Extended Producer Responsibility –, la responsabilità della corretta gestione del prodotto dismesso è affidata al produttore, all’importatore o al venditore. (M.L.)